Storia e fantasia nell’antichità slavo-orientale
August 2012 | #26
by: Edgardo T. Saronne
pp: 34
ISSN: 2038-632X
Abstract
Una cronaca russa del XII secolo nota col nome di “Racconto dei tempi passati” riferisce con un certa precisione
la storia della diffusione degli slavi nell’oriente europeo, la loro sottomissione da parte degli scandinavi Variaghi,
i loro commerci con l’Oriente, il loro comune attacco a Bizanzio nel IX secolo, la loro conversione di massa al
cristianesimo nel X secolo, i loro rapporti di inimicizia-amicizia con le popolazioni nomadi delle steppe.
La Cronaca (detta anche Cronaca di Kiev o di Nestore) contiene, nella sua parte iniziale, numerose leggende
che si riferiscono agli eventi storici citati. Attorno a questi eventi è fiorita una ricca tradizione di epica orale
(le byline, dal russo byliny) dai tratti spesso fiabeschi. In parallelo, esisteva tuttavia già nel XII secolo
un’epica cólta di grande bellezza, in cui si combinavano motivi guerreschi, passione politica e fantasia poetica.
Il sopravvenire del giogo tàtaro-mongolo nel XIII secolo, che pose fine alla splendida civiltà russa delle città stato,
non esaurì la tradizione epica ma la alimentò di nuove tematiche.
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